gœyouröwnway ¦ sofs¹¹

we've got a bit of love/hate

« Older   Newer »
  Share  
dæmnünprëtty
» Posted on 11/9/2011, 16:53





we’ve got a bit of love/hate –
Jane era solita tutte le mattine alzarsi un’ora prima per prepararsi. Non che dovesse andare a qualche sfilata di moda, ma perché amava apparire alle persone sempre bellissima. Come d’abitudine la sveglia suonò alle sette e mezza e lei dopo sbattiti di palpebre le aprì del tutto assaporando il primo sole dell’alba. Strisciò verso il bagno ancora un po’ insonnolita e si posò davanti allo specchio. Si lavò e dopo aver applicato la sua crema preferita si passò la matita e un leggero tocco di mascara. Raccolse i capelli mossi e castani chiari, in una coda di cavallo e si mise all’orecchio un enorme orecchino che rappresentava il segno della pace. Ormai sveglia e ben truccata si diresse in camera per vestirsi. Scelse un paio di pantaloni attillati e una maglietta un po’ più lunga delle altre sopra. Si mise le sue ballerine preferite e prese la borsa abbinata alle scarpe. Era una di quelle ragazze che tutti chiamano la più popolare della scuola. Non solo era bellissima, ma proveniva anche da una famiglia ricchissima. Pensava tra sé e sé se quale collana abbinare quando sua sorella fece capolino nella stanza. – buongiorno mostriciattolo- la salutò lei con i suoi modi secchi e antipatici. – buongiorno anche a te, sorellina- disse di risposta Katie. Quest’ultima era più piccola di un anno di Jane, ma al contrario di lei, voleva davvero bene a sua sorella. Jane non era cattiva, né tanto meno antipatica, ma era sempre cresciuta con l’idea di dover disprezzare quelli inferiori a lei. Era sempre carina e dolce con i suoi amici, ma diventava brusca con tutti gli altri. – sei molto bella stamattina- le disse Katie facendo un po’ sorprendere Jane. – come sempre- rispose quest’ultima tenendo il suo scudo di ghiaccio. Scesero per la colazione e si affrettarono ad uscire altrimenti avrebbero perso l’autobus. Jane era al terzo anno, mentre sua sorella al secondo, anche se esteticamente sembravano uguali. Raggiunsero la scuola in un quarto d’ora e le loro strade si divisero come tutte le mattine. Katie era una ragazza molto acqua e sapone e frequentava un gruppo di ragazzi identici a lei. Jane scese dalla macchina e come sempre tutta la scuola si affrettò a sbavarle dietro. Raggiunse il suo armadietto dove l’aspettavano le sue amiche. – buongiorno bellissima- la salutarono in coro le tre. Lei abbozzò ad un leggero sorriso ormai stanca della tiritera di tutte le mattine. – allora novità?- chiese mentre si passava un leggero strato di lucidalabbra, passatogli da Emily. – non ci crederai, ma quella goffa del primo anno si è messa con il portiere della squadra di nuoto – sussurrò Emma all’amica che aveva finito di truccarsi. – starai scherzando vero?- Jane si girò molto lentamente come a sottolineare l’impossibilità di quella cosa. – mai stata più seria- replicò l’amica sicura di sé. Stavano ancora spettegolando sulla neo coppia quando i loro amici si affrettarono ad arrivare. Josh si affrettò a baciare la sua ragazza, Emma. Passavano tutto il tempo incollati e non sentivano mai di cosa si stesse parlando. Stephen mise un braccio dietro a Jane provando a baciarle il collo, ma lei si ritirò – Steph, lo sai che non voglio.- lui annuì sbuffando e tornò a dare fastidio a suo fratello John. Arrivò Brian in un secondo momento fiondandosi su Emily e scusandosi per il ritardo. Spesso e volentieri Jane si sentiva estranea a quel gruppo e si chiedeva come le sue amiche certe volte potessero essere così sciocche. Immersa nei suoi pensieri non si accorse dell’arrivo del gruppo che loro chiamavano ‘gli sfigati’. – oh, guardate chi arriva, gli sfigati- urlò Brian indicando un gruppo di cinque ragazzi e tre ragazze che se ne stavano sempre per i fatti propri e che erano sempre vittima degli scherzi degli amici di Jane. Si girarono tutti quanti emettendo piccoli urletti, poi John si sporse e fece lo sgambetto ad uno di loro con i capelli ricci. Lui cadde a terra, ma oramai abituato a tanta stupidità, si rialzò senza dire nulla. Jane non potendone più, senza pensare andò ad aiutare il ragazzo a tirarsi su. Lui le rivolse un leggero sorriso. – ti sei fatto male?- le chiese lei davvero preoccupata per la prima volta in vita sua. – no, grazie- il ragazzo si rialzò e raggiunse i suoi amici che impauriti erano già arrivati a fine corridoio. Lei li guardò un attimo, poi tornò dal suo gruppo. – beh, ora ti allei con i nemici?- chiese Josh che si era staccato da Emma giusto in tempo per vedere la scena. – no- si affrettò a rispondere Jane, ma aggiunse –comunque non sono affari tuoi, non rompermi le palle- prese una sigaretta dalla borsa e cominciò a fumare, cercando di non ascoltare quello che le amiche avevano da dire su di lei.



Edited by dæmnünprëtty - 13/9/2011, 21:15
 
Top
» Posted on 11/9/2011, 17:02
Avatar

Senior Member
.......

Group:
pretty
Posts:
17,573
Location:
louis tongue

Status:
shutup ϟ


grhgmiurewfhwegoiryuan *-* l'inzio ci piace!

. . emily mi sta sulle palle ùù #js
 
site contacts  Top
dæmnünprëtty
» Posted on 11/9/2011, 17:03




AHAHAHHAAh ero sicura che avresti detto così uu
grazie pervs <3
 
Top
» Posted on 11/9/2011, 18:07
Avatar

my wildflower
.......

Group:
pretty
Posts:
10,131

Status:
off ϟ


aaaaah c'è un miscuglio di tutto *OOO*
mi piace, muoviti a continuare bicci uwu
Awwwww *------* <3
 
Top
dæmnünprëtty
» Posted on 11/9/2011, 18:09




ahahah un'ammucchiata uu
continuo presto, si uu <3
 
Top
werëbothinsäne¹¹
» Posted on 11/9/2011, 18:31




asdgahdjfkfk la cosa si fa interessante ** continua.
 
Top
dæmnünprëtty
» Posted on 11/9/2011, 18:31




ahufshfias grazie *-*
 
Top
dæmnünprëtty
» Posted on 11/9/2011, 18:55





you take me to the edge –
Per fortuna quel giorno le ore di lezione passarono in fretta dato che erano gli ultimi mesi di scuola. Jane e gli altri non si affrettarono a raggiungere la mensa, perché avevano il tavolo prenotato e nessuno si sarebbe mai permesso di rubarlo loro. Si sedettero, il loro tavolo era al centro della stanza e Jane si soffermò a cercare con lo sguardo il tavolo degli sfigati. Non entrarono per pranzare e la ragazza sentì un nodo allo stomaco, tanto era preoccupata per quel povero ragazzo a terra. – ragazzi mi sento poco bene, vado in bagno- li liquidò con una scusa ma nessuno sembrava preoccupato per lei. Emily e Emma discutevano quale smalto sarebbe stato meglio sulle loro unghie, mentre i ragazzi ridevano sulla figuraccia che aveva fatto uno del primo agli allenamenti di nuoto. Jane se ne andò e raggiunse il corridoio principale sperando di trovarli lì, ma niente. Passò in rassegna diverse classi, ma neanche lì li trovò. Stava per tornare alla mensa quando sentì delle voci provenire dall’aula di musica. Si avvicinò con fare lento e si mise un secondo ad origliare quello che dicevano. – No, Harry, non va bene- disse una voce femminile. – Sam, lascia stare, per favore- quello che parlò doveva essere l’Harry citato prima. Aveva una voce abbastanza profonda. – Non dirle di lasciar stare. Non meritiamo tutto questo- questa volta a parlare fu un ragazzo con una voce ancora più profonda di quella di Harry. – Lo so che non ce lo meritiamo, ma ormai è così. Sono tre anni che va avanti, ci siamo abituati, no?- parlò di nuovo Harry, che evidentemente stava mangiando visto che si capiva poco quello che diceva. – no, non ci siamo abituati- parlò un’altra ragazza con la voce un po’ più acuta di quella di Sam. Jane non capiva di cosa stessero parlando, ma decise di continuare a sentire la conversazione. – Brooke, ti prego, non ne parliamo okay?- Harry si ostinava a lasciar stare quando gli altri volevano assolutamente che non lo facesse. – mi sono rotto le palle di quei cinque deficienti che ci prendono sempre in giro- disse un altro ragazzo con la voce più acuta rispetto agli altri. – lo so, lo so, ma ignoriamoli e andiamo avanti- Harry concluse il discorso con questa frase e evidentemente cominciarono a mangiare perché Jane non sentì più nessuno parlare. Purtroppo per lei però la porta era semi aperta, ma non essendosene accorta prima, si appoggiò un po’ e questa si aprì di scatto. Ben otto teste si girarono verso di lei contemporaneamente e solo quattro di loro sputarono il panino che stavano mangiando. –che schifo- borbottò una ragazza dai capelli color mogano non lunghissimi, visto che uno di loro con i capelli neri che gli coprivano la fronte le aveva sputato il cibo sopra. – tu che ci fai qui?- Harry guardò la ragazza sulla porta, di solito pallida,ora rossa per l’imbarazzo. – Io beh- Jane non sapeva come spiegare la sua presenza lì e neanche gli altri sapevano come fare. La ragazza però penso di dover riacquistare un po’ di dignità così si ricompose e aggiunse – non pensavo ci foste voi. Se lo sapevo non sarei di certo entrata no?- fece una leggera smorfia, ma dentro di sé sapeva che quella non era la verità. I ragazzi e le ragazze la guardarono un attimo, un po’ impauriti, un po’ sorpresi, ma non osarono replicare. Jane girò sui tacchi e se ne andò con fare veloce per ritornare dal suo gruppo di amici. Ci pensò un attimo prima di varcare la soglia della mensa, ma quando lo fece tutti quanti se fermarono a guardarla. Lei fece un piccolo sorriso e tutti si rasserenarono, vedendo che stava bene. Raggiunse il suo tavolo e si sedette vicino a Steph che le aveva fatto posto. – Allora, come stai?- le chiese. Lui era l’unico che dentro a quel gruppo si preoccupava davvero lei. Lui era innamorato di lei dai tempi delle medie, ma lei non l’aveva mai ricambiato. – Sto bene, grazie- finse lei con il sorriso migliore che poteva fare. Jane tornò a dialogare con gli altri, come se niente fosse.




è un po' corto, ma vabè uu
 
Top
» Posted on 11/9/2011, 19:14
Avatar

Senior Member
.......

Group:
pretty
Posts:
17,573
Location:
louis tongue

Status:
shutup ϟ


posso dire che ora anche jade mi sta sulle palle? *w* ok, io lo dico LOL
però promette bene sisi. vogliamo un altro chap uwu
 
site contacts  Top
dæmnünprëtty
» Posted on 11/9/2011, 19:27




ahahah prima o poi ti starà simpatica uu
grazie pervs <3
 
Top
werëbothinsäne¹¹
» Posted on 11/9/2011, 19:32




mi piace cwc e ci sono anche io fyeah *-*
grazie cara. ♥
continua presto.
 
Top
dæmnünprëtty
» Posted on 11/9/2011, 19:35




ahahh sisi ci siete tutte quante uu
prego cara ♡
 
Top
» Posted on 11/9/2011, 19:36
Avatar

my wildflower
.......

Group:
pretty
Posts:
10,131

Status:
off ϟ


mi piace ancora di più *-----------*
harry boh mi sa di più sfigato degli altri (?) Ahahaha
okay, evaporo dopo questa u-u
tu bicci DEVI continuare, grazie e arrivederci. <3
 
Top
dæmnünprëtty
» Posted on 11/9/2011, 19:36




ahahahh in effetti si, harry è più sfigato degli altri uu
prego e ciao uu <3
 
Top
dæmnünprëtty
» Posted on 12/9/2011, 21:26





then you hit the breaks –
Nessuno era a conoscenza della strana sensazione di vuoto e di non appartenenza che provava Jane, ma lei dalla sua parte non faceva nulla per dimostrarlo. Aveva paura che cambiando le cose, poi si sarebbe ritrovata sola, eppure c’era qualcosa dentro di sé che la spingeva a cambiare, ad essere migliore. Con questi pensieri in testa passò l’ora di biologia e sospirò perché era una materia che proprio odiava fino allo sfinimento. Tutti i suoi amici, tranne Emily, aveva lezione mentre loro due avevano un’ora buco. – vieni con me al negozio qui di fronte? Fanno sconti assurdi- tutta eccitata l’amica spingeva Jane sempre di più verso la porta d’uscita, ma quest’ultima cercava di resistere con tutta la forza. – non puoi uscire durante le lezioni, lo sai Em- la ragazza di fronte a sé sbuffò e la lasciò lì come un sasso, sbattendosi le porte dietro di sé. Jane non era affatto dispiaciuta della perdita della compagnia, anzi, sollevata, si diresse verso la caffetteria e alloggiò sulla sua solita poltroncina, che lei amava tanto. Ordinò un cappuccino macchiato che le fu portato da una ragazza dai capelli molto scuri. Jane le rivolse un leggero sorriso e sorseggiò un sorso della sua bevanda. – tu non sei cattiva- la ragazza presa alle spalle sputò quel poco che le era rimasto in bocca e finì sul ragazzo che le aveva parlato all’orecchio, ora spostatosi davanti a lei. Lui non diede peso alla macchia, evidentemente era abituato anche a quello. – scusa?- Jane aveva capito benissimo, ma non riusciva a credere che si fosse rivolto a lei in quel modo. – che c’è da capire? Quattro semplici parole, tu. non. sei. cattiva.- scandì le parole molto lentamente e ammiccò ad un sorriso. Lei di tutta risposta lo scansò e gli puntò un dito contro – tu non sai quello che io posso farti- lo minacciò anche se neanche lei credeva alle sue parole. – lo so quello che puoi farmi, so solo che non lo farai- era molto più sicuro di sé dell’ultima volta e forse questo calmò Jane. – ti prego, non essere così scontrosa, ti ho vista l’altro giorno, tu sei diversa- quelle parole le entrarono dritte nel petto e non potè fare a meno di rivolgergli un leggero sorriso. – beh, te ne sei accorto solo tu- le si risedette e gli fece cenno di accomodarsi lì accanto. – beh, meglio di niente- risero insieme e Jane notò per la prima volta quanto fosse bello il sorriso di quel ragazzo. – forse non sei poi così sfigato- lui di risposta le fece un leggero inchino. – ma io devo ancora capire chi sei- lui si girò le prese la mano – piacere, io sono Harry, Harry Styles - lei sorrise – beh, piacere Harry, io sono.. – non fece in tempo a finire la frase che lui la zittì roteando gli occhi – oh andiamo, so chi sei. chi non ti conosce qui dentro?- lui abbozzò un leggero sorriso e lei fece lo stesso pensando quanto fosse vero quello che aveva appena detto. – mi dispiace per tutto quello che ti fanno, per tutto quello che ti ho fatto- lei divenne un attimo seria e lui alzò lo sguardo davvero sorpreso. – mi fa piacere che tu l’abbia detto, grazie- gli fece l’occhiolino e sgattaiolò via, fiondandosi incontro ad una ragazza che era appena sbucata da dietro l’angolo. – Harry muoviti!- lei sbuffò – Alex, calma, arrivo- la prese per mano e sparirono dietro l’angolo. Jane rimase immobile per circa dieci minuti, ma la campanella la riportò alla realtà. Non aveva mai parlato con lui in tre anni ma ora cominciava a pentirsene. Vedeva sempre lui e il suo gruppo ridere e scherzare insieme, una cosa che lei con i suoi amici non aveva mai provato. Sentì una fitta allo stomaco che però ignorò non appena vide arrivare verso di lei Emily. – che hai fatto un’ora qui da sola?- la ragazza parlò con aria di superiorità che Jane non potè non notare. – Ho preso il caffè, punto.- si alzò e si diresse verso la sua classe, con l’amica alle calcagna che le supplicava di aspettarla.

 
Top
62 replies since 11/9/2011, 16:53   441 views
  Share